Iniziative

Movimento Empowerment Delle Donne per Umanizzare il Mondo

Michelle Bonev, in qualità di Fondatrice e Presidente di Amatar Foundation, lancia in Italia l'iniziativa: Movimento Empowerment delle Donne per Umanizzare il Mondo (Women Empowerment to Humanize the World Movement), che sarà il punto di partenza di un Movimento Mondiale. Lo scopo dell'iniziativa è di accendere i riflettori sulle problematiche delle donne e delle ragazze, al fine di promuovere soluzioni e sensibilizzare le persone sull'importanza dell'empowerment femminile e dell'uguaglianza di genere, per il benessere dell'intera Comunità.

Amatar Foundation si propone di organizzare una rete coesa, unendo donne, ragazze, Associazioni e Fondazioni, nonché uomini e ragazzi, impegnati nella salvaguardia dei Diritti delle Donne, con l'obiettivo di promuovere e sostenere emendamenti legislativi e iniziative riguardanti la violenza di genere, le pari opportunità e l'uguaglianza di genere nelle discipline STEMM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica e Medicina), nella politica e nell'economia.

Amatar Foundation si impegna ad offrire formazione culturale, didattica e professionale online e offline a donne e ragazze, preparandole ad affrontare il mondo con fiducia, rispetto di sé, senso di coesione e responsabilità universale, consapevoli che non esiste crescita personale e sviluppo umano senza Umanità.

Segue la Dichiarazione di Michelle Bonev:

Dedicherò a questa iniziativa la mia voce, la mia testimonianza, i miei canali social e le mie competenze, per accendere i riflettori sui diritti delle donne e promuovere soluzioni che contribuiscano al raggiungimento dell'uguaglianza di genere e delle pari opportunità tra donne e uomini in tutti gli ambiti della vita.

Porterò le donne davanti alle loro storie e lavorerò per l'acquisizione della consapevolezza che senza uguaglianza di genere e pari opportunità una società non può prosperare!

La parità di genere non è solo rispetto dei diritti umani, è la chiave per la crescita economica, la stabilità politica, la trasformazione sociale e culturale di ogni Paese. Le donne sono uguali agli uomini in dignità e diritti e pertanto meritano di essere pagate equamente per il loro lavoro e di avere la stessa possibilità di crescita, sia sul piano umano che professionale, senza che la loro dignità sia mai calpestata.

Nonostante le battaglie intraprese da molti anni, un mondo dove donne e uomini abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità è ancora lontano. Secondo il Global Gender Gap Report 2023, la parità di genere potrebbe non essere raggiunta per altri 131 anni.

Servono altri 162 anni per colmare il divario di genere nell'emancipazione politica, 169 anni nelle opportunità economiche, 16 anni nel livello di istruzione. Il tempo per colmare il divario di genere nel campo della salute rimane indefinito.

I dati non sono incoraggianti, ma uno in particolare sorprende molto negativamente: l'Italia nell’ultimo anno ha perso ben 16 posizioni in classifica, scendendo dal 63esimo al 79esimo posto su 146 Paesi. Bassa occupazione femminile, divari salariali, scarsa partecipazione alla politica e poca presenza nelle posizioni di vertice sia nel pubblico che nel privato, poche lavoratrici nelle professioni STEMM. Questa in breve è la situazione per quanto riguarda la parità di genere nel nostro Paese.

Qual è la radice di questo risultato negativo, che vede il nostro paese fare un enorme passo indietro? Le donne italiane sono meno intelligenti degli uomini, meno preparate, meno ambiziose o dignitose? Oppure ci sono altre ragioni? Proviamo ad indagare.

Dobbiamo renderci conto che il mondo è governato da un Sistema Patriarcale, che coinvolge anche il nostro Paese. Per noi donne, quindi, non sempre è possibile scegliere. Da millenni siamo state considerate la specie inferiore e ancora oggi siamo considerate tali da molti uomini, sin troppi. Le nostre decisioni non dipendono sempre e solo da noi, se vogliamo restare in gioco.

Non tutte le donne sono disposte a rinunciare alla carriera e alle proprie ambizioni pur di non scendere a compromessi. Anche perché rinunciare, è esso stesso un compromesso. Non tutte le donne hanno una tale sicurezza in se stesse da superare il giudizio della gente o le conseguenze devastanti che derivano dal denunciare abusi e molestie in casa e sul posto di lavoro.

Ci sono due aule di giudizio, la prima è nel tribunale, la seconda è nell'opinione pubblica. Ogni donna maltrattata e abusata ha il diritto di denunciare e di essere legalmente e moralmente difesa, affinché abbia giustizia e si estingua il pregiudizio nell'opinione pubblica.

Senza leggi adeguate che tutelino le donne da abusi e molestie sia in casa che sul posto di lavoro, e senza una mentalità a favore del libero arbitrio delle donne e della parità di genere, molte donne restano in silenzio e diventano vittime di abusi, molestie e femminicidio.

Il mio sogno, oggi, è che tutte le donne in Italia e nel mondo possano vivere, crescere nella loro carriera, sviluppare i loro talenti e progredire senza sofferenze e compromessi. Perché noi donne valiamo, noi donne contiamo, "We Matter", ma non sempre ne siamo consapevoli. Conosciamo il sentimento della compassione e sappiamo prenderci cura degli altri. In un mondo disumano come il nostro, possiamo donare la nostra immensa umanità. Ecco perché sono qui, per rammentarci ogni giorno il nostro valore e la nostra rilevanza nella società.

Sono qui anche per rammentare agli uomini che siamo uguali in dignità e diritti, e sono sicura che la maggior parte di loro non sia contenta della disuguaglianza in atto, ma è troppo impegnata a inseguire le proprie ambizioni per occuparsene. Intanto crescono le disuguaglianze e la catena dei femminicidi non si arresta. Come si possono tollerare tali ingiustizie e fatti così agghiaccianti! Questa non è più una questione strettamente femminile, ma è un'epidemia letale che colpisce l'intera società.

Forse il problema è più grande di quanto sembri? Forse dobbiamo cercare la radice della disuguaglianza di genere oltre Il Sistema Patriarcale di cui abbiano tutti contribuito all'esistenza, sia con le nostre azioni che con le nostre sottomissioni? Forse la radice più profonda è la nostra incapacità di immaginare e creare un mondo migliore di questo?

Una cosa è certa: fino a quando noi esseri umani non agiremo con umanità, non saremo in grado di risolvere le disuguaglianze, le crisi climatiche, economiche, culturali, razziali e pandemiche, perché la più grande crisi è la perdita dei nostri Valori Umani Fondamentali.

L'iniziativa Movimento Empowerment delle Donne per Umanizzare il Mondo è la mia proposta concreta per recuperare i nostri valori. È giunto il momento che la parte femminile del mondo, che rappresenta la maggioranza della popolazione mondiale, sia messa in condizione di agire, così da poter mostrare il suo approccio diverso, più umano, ai problemi sociali, economici e ambientali, indispensabile per la sopravvivenza della Specie Umana.

Io vi invito tutti, donne e uomini, ragazze e ragazzi, a venire con me in questo nuovo e straordinario viaggio di condivisione e consapevolezza. La consapevolezza che un mondo migliore, più giusto, umano e sostenibile si può costruire solo se donne e uomini lavorano insieme, fianco a fianco.

Lavoriamo insieme per porre fine al Patriarcato, al maschilismo, a tutte le forme di violenza contro donne e ragazze, per porre fine al femminicidio, per ottenere la parità di genere e le pari opportunità tra donne e uomini, per colmare il divario retributivo di genere
e il gender gap nelle discipline STEMM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica e Medicina). Supportiamo e incoraggiamo le donne e le ragazze a raggiungere la piena ed equa partecipazione alla vita politica, civile, scientifica, economica e culturale.

E come ci insegna Madre Teresa di Calcutta:

"Ieri è passato. Domani non è ancora arrivato. Abbiamo solo oggi. Cominciamo!"